L’aggressione all’Ucraina da parte dell’esercito russo sta causando sofferenze e distruzioni inimmaginabili nel cuore dell’Europa. Dall’inizio dell’invasione Amnesty International ha indagato su numerosi attacchi ai danni della popolazione civile e denunciato presunti crimini di guerra commessi dall’esercito russo. Sostenitrici e sostenitori di Amnesty hanno dimostrato solidarietà con il popolo ucraino attraverso azioni, petizioni e manifestazioni, chiedendo anche di rendere conto dei crimini commessi. Amnesty Svizzera ha chiesto al governo di assicurare immediatamente la protezione ai rifugiati in fuga dalla guerra, senza discriminazioni e indipendentemente dalla loro nazionalità. Con diversi rapporti Amnesty International ha documentato gli abusi e le deportazioni illegali dei rifugiati in Lituania, Lettonia e Polonia.
manifestazioni nazionali
+ NUMEROSE AZIONI E VEGLIE DI PROTESTA
FIRME
CONSEGNATE ALL'AMBASCIATA RUSSA
IN SVIZZERA
L’aggressione all’Ucraina da parte dell’esercito russo sta causando sofferenze e distruzioni inimmaginabili nel cuore dell’Europa. Dall’inizio dell’invasione Amnesty International ha indagato su numerosi attacchi ai danni della popolazione civile e denunciato presunti crimini di guerra commessi dall’esercito russo. Sostenitrici e sostenitori di Amnesty hanno dimostrato solidarietà con il popolo ucraino attraverso azioni, petizioni e manifestazioni, chiedendo anche di rendere conto dei crimini commessi. Amnesty Svizzera ha chiesto al governo di assicurare immediatamente la protezione ai rifugiati in fuga dalla guerra, senza discriminazioni e indipendentemente dalla loro nazionalità. Con diversi rapporti Amnesty International ha documentato gli abusi e le deportazioni illegali dei rifugiati in Lituania, Lettonia e Polonia.
manifestazioni nazionali
+ NUMEROSE AZIONI E VEGLIE DI PROTESTA
firme
CONSEGNATE ALL'AMBASCIATA RUSSA
IN SVIZZERA
La nostra campagna per modernizzare il Codice penale in materia di reati sessuali è stata un successo, sia con l’opinione pubblica che in Parlamento. Secondo un
sondaggio rappresentativo condotto in aprile, la popolazione svizzera ritiene che l’opzione del consenso offra la migliore protezione contro le violenze sessuali. A fine anno, il Consiglio nazionale ha votato per introdurre il principio «Solo sì significa
sì».
Questo risultato è il coronamento di un’ampia mobilitazione: a maggio Amnesty Svizzera ha lanciato una nuova fase della sua campagna, con video e un talk show in cui alcuni uomini sostenevano la soluzione del reciproco consenso esplicito. Una nuova petizione ha ottenuto un forte sostegno ed è stata consegnata al Parlamento. In tutta la Svizzera la nostra forte presenza nello spazio pubblico, le azioni locali delle persone coinvolte, delle attiviste e degli attivisti e una mostra sul tema hanno contribuito a sensibilizzare e convincere un gran numero di parlamentari. Abbiamo la motivazione necessaria per affrontare il prossimo passo !
voti al Consiglio nazionale
PER
«SOLO SÌ SIGNIFICA SÌ»
firme
PER LA SOLUZIONE BASATA SUL CONSENSO
lettere
FIRME
DURANTE LA MARATONA DI LETTERE
Le crisi in Afghanistan, Ucraina, Russia e Bielorussia hanno richiesto un significativo aumento delle risorse destinate a sostenere le persone a rischio con il programma Human Rights Relief. Grazie ad Amnesty Svizzera più di 5000 persone
hanno ricevuto aiuti diretti per un importo di quasi 1.5 milioni di franchi svizzeri. Attiviste e attivisti di Amnesty Svizzera hanno partecipato a 243 Azioni urgenti a favore di persone minacciate. Durante la Maratona di lettere ci siamo attivati a sostegno di 8 persone il cui diritto di manifestare è stato ostacolato.
Amnesty International ha denunciato il fatto che, da settembre 2022, il regime iraniano ricorre sempre più a condanne capitali ed esecuzioni per tentare di soffocare il dissenso. L’organizzazione ha anche documentato come durante le proteste le forze dell’ordine iraniane abbiano ucciso almeno 44 bambini, terrorizzandone le famiglie per ridurle al silenzio.
A Zurigo abbiamo consegnato alla Federazione Internazionale di Calcio (FIFA) una petizione internazionale per il rispetto dei lavoratori migranti in Qatar sostenuta da 280 000 firme. Questa campagna pluriennale è culminata con la Coppa del Mondo 2022: attraverso affissioni, azioni durante le proiezioni pubbliche delle partite e una mostra fotografica abbiamo ribadito le nostre rivendicazioni.
Insieme ai nostri partner, abbiamo raccolto più di 10 000 firme per chiedere il divieto del riconoscimento facciale automatizzato e della sorveglianza biometrica. Con successo: le città di Zurigo e San Gallo stanno per introdurre tali divieti e mozioni in questo senso sono state presentate nei cantoni di Zurigo e Basilea Città.
Abbiamo anche sostenuto la petizione che chiede una legge efficace sulla responsabilità delle multinazionali, che ha raccolto oltre 217 000 firme.
FIRME
PER I DIRITTI
DEI MIGRANTI IN QATAR
FIRME
PER IL DIVIETO DEL RICONOSCIMENTO FACCIALE
A Zurigo abbiamo consegnato alla Federazione Internazionale di Calcio (FIFA) una petizione internazionale per il rispetto dei lavoratori migranti in Qatar sostenuta da 280 000 firme. Questa campagna pluriennale è culminata con la Coppa del Mondo 2022: attraverso affissioni, azioni durante le proiezioni pubbliche delle partite e una mostra fotografica abbiamo ribadito le nostre rivendicazioni.
Insieme ai nostri partner, abbiamo raccolto più di 10 000 firme per chiedere il divieto del riconoscimento facciale automatizzato e della sorveglianza biometrica. Con successo: le città di Zurigo e San Gallo stanno per introdurre tali divieti e mozioni in questo senso sono state presentate nei cantoni di Zurigo e Basilea Città.
Abbiamo anche sostenuto la petizione che chiede una legge efficace sulla responsabilità delle multinazionali, che ha raccolto oltre 217 000 firme.
FIRME
PER I DIRITTI DEI MIGRANTI IN QATAR
FIRME
PER IL DIVIETO DEL RICONOSCIMENTO FACCIALE